L’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Torino nasce nel 2005 come organizzazione spontanea, aperta a tutti gli operatori della giustizia: magistrati togati e onorari, avvocati, ausiliari e personale amministrativo, docenti universitari e professionisti che operano nel settore.
Espressione di un movimento diffuso in tutta l’Italia e nato negli anni ‘90, l’Osservatorio torinese contribuisce alla efficienza e alla qualità della giustizia civile ispirandosi a poche ma fondamentali convinzioni:
- i mali della giustizia – come le sue fortune – non nascono dalle leggi ma dal modo in cui la giustizia viene quotidianamente amministrata e praticata dai suoi operatori.
- la migliore risposta ai mali della giustizia viene dalla osservazione delle prassi e dalla comune tensione a correggere quelle sbagliate e promuovere quelle buone.
- la bontà delle prassi, lungi dal rispondere a dogmi o a scelte di valore a tavolino, si chiarisce con l’abitudine al confronto e alla cooperazione interprofessionale; cioè tra professionisti che operano nel settore della giustizia da posizioni diverse e che accettano il confronto non in quanto portatori di specifici interessi di categoria ma in quanto preoccupati di tutelare un bene comune.
Da questi principi nascono le iniziative dell’Osservatorio torinese, che negli anni hanno interessato molti settori della giustizia civile (quali la raccolta delle prassi nel processo ordinario e in quelli speciali; l’impulso all’introduzione degli stages presso gli uffici giudiziari, come veicolo di una formazione comune) e vari aspetti dell’esperienza comune (quali lo studio sulle tecniche di redazione degli atti processuali e sul linguaggio del giurista in ambito civile).
Gli Osservatori sulla Giustizia Civile di tutta Italia costituiscono, nel loro complesso, una rete di organizzazioni locali in dialogo tra loro.